#1 – Rivista CFM

Perché? È la domanda più spontanea, inevitabile all’inizio di un cammino. Perché l’ennesima pubblicazione, quando scompaiono storiche testate? Perché scrivere, quando la fatica maggiore sembra quella di leggere? Perché questa esigenza, quando il Centro ne ha quasi sempre fatto a meno (crescendo ugualmente) ? Proviamo a rispondere. Perché agire in «direzione ostinata e contraria», per dirla alla De André, non dovrebbe sorprendere, al Centro è la norma: qui accadono e si vivono situazioni “anticonvenzionali”, per noi scelte coerenti, figlie del nostro sentirci persone e non estranei o intrusi. Perché esplorare territori sconosciuti, aprire sentieri, sperimentare e mettersi in gioco sono l’ossigeno che ci ha portato qui e ci fa proseguire. Perché scrivere è un mezzo efficace per raggiungere più persone, amici e simpatizzanti, occasionali acquirenti, un modo di essere vicini, di stringere o rafforzare legami. Perché fare memoria è lasciare impronte che tracciano un percorso, che dicono da dove veniamo e ci suggeriscono dove ci piacerebbe andare. Perché crediamo che le parole, oggi spesso svuotate e abusate, abbiano peso e significato.

Cosa vorremmo proporre? A noi interessano essenzialmente le persone e le loro storie, le situazioni e le relazioni: la vita del Centro. A noi piacciono queste diversità che trovano un loro equilibrio, non senza fatiche, non senza ferite, non senza qualche sconfitta. Un “noi” che non si dimentica dei singoli, un “noi” che ha cura dei dettagli. E poi uno sguardo allargato sul mondo, per approfondire idee che condividiamo o che ci provocano, perché spalancare finestre è un’altra modalità che ci rappresenta. Sappiamo che commetteremo errori, che ci vorrà tempo per aggiustare il passo, che non tutto andrà per il verso giusto e che, come sempre, ci vorrà pazienza, forse tanta. Sappiamo, però, preferire il rischio di una valida scommessa a una comoda e sterile inerzia, perché il Centro è fatto di rischi e scommesse e non conosce la quiete del risultato acquisito in partenza.

Chi saranno i protagonisti? A parte qualche giornalista professionista che, in spirito di amicizia, si è reso prontamente disponibile a darci una mano, a parte altri amici e alcuni di noi che si prestano a scrivere, l’unico vero protagonista è il Centro e il suo carico di umanità che per noi è la vera e unica ricchezza di cui disponiamo e che ci piacerebbe condividere. Scrivere: lo facciamo per tutti, lo facciamo per noi.

di Giuliano Valagussa

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